Lo scrigno celato e irraggiungibile

Il Chiostro di San Francesco è il primo complesso francescano costruito in Calabria. E’ un gioiello le cui geometrie armoniche delle antiche pietre creano un'immagine quasi surreale. Ma è anche un miraggio inaccessibile in mezzo al resto del centro storico di Cosenza lasciato al declino

Condividi

Recenti

                                                                       Testo e foto di Tommaso Scicchitano

A Cosenza Vecchia, le antiche pietre raccontano un passato glorioso e un presente ferito. Qui, un gioiello di rara bellezza, il Chiostro di San Francesco, è perfettamente conservato ma inaccessibile. Un contrasto che lacera il cuore della città e dei suoi abitanti, testimoni di uno splendore negato.

Un viaggio nel tempo

Camminare nei vicoli di Cosenza Vecchia è un viaggio attraverso secoli di storia. Si attraversano nobili facciate, testimoni di antiche grandezze, e angoli che oggi rivelano il peso dell’incuria. In questo scenario di luci e ombre, dove la bellezza combatte ogni giorno contro il degrado, sorge il Chiostro di San Francesco. È il primo complesso francescano costruito in Calabria. Le sue geometrie armoniche, le linee pulite e la cura evidente di ogni pietra creano un’immagine quasi surreale. Appare come un frammento di ordine e serenità, quasi fermo nel tempo. Chiaramente, mani attente ne conservano l’integrità, custodendolo come un segreto prezioso.

Un tesoro nascosto

Uno scrigno segreto

Proprio questa perfezione, questa evidente cura, genera una profonda amarezza. Lo scrigno, infatti, rimane sigillato, inaccessibile ai cittadini. Il Chiostro di San Francesco, con la sua serena bellezza, potrebbe infondere pace e orgoglio. Invece, si erge come un miraggio irraggiungibile. È come un banchetto sontuoso, preparato con cura, a cui nessuno è invitato. È come una musica sublime, suonata a porte chiuse, mentre fuori il rumore del degrado si fa sempre più forte. Questo gioiello intatto brilla solitario, quasi indifferente al destino del tessuto urbano circostante. A pochi metri dalle sue mura impeccabili, il resto del centro storico – uno dei più vasti e antichi d’Italia – mostra le sue ferite aperte. Si vedono palazzi che perdono lentamente la loro dignità e vicoli trasformati in trappole di silenzio e abbandono. Si percepisce il respiro affannoso di una comunità sempre più isolata, stretta tra le memorie di un grande passato e le incertezze di un presente difficile. Gli abitanti di Cosenza Vecchia, custodi ostinati di un’identità che resiste, vivono ogni giorno questo paradosso. Sanno di avere un’oasi di bellezza a portata di mano, ma inaccessibile, mentre intorno a loro avanza il deserto dell’incuria.
Il fascino delle antiche pietre

Una delle molte occasioni perdute

La domanda sul perché di questa inaccessibilità aleggia, muta e persistente, come un’ombra sulla magnificenza del Chiostro. Il contesto urbano avrebbe un disperato bisogno di simboli positivi, di luoghi di aggregazione e di bellezza condivisa. In questa situazione, la chiusura del Chiostro al pubblico è un’occasione perduta, un potenziale inespresso che grida in silenzio. Non si tratta di denunciare l’incuria del monumento, visibilmente ben tenuto. Si tratta, piuttosto, di constatare l’effetto di una separazione, di un distacco dalla vita pulsante della città che invece lo meriterebbe.

La bellezza e il declino

Così, il Chiostro di San Francesco resta lì, custode silenzioso della sua perfezione: un’isola di ordine in un mare di crescente abbandono. È un paradosso che pesa sul cuore di Cosenza Vecchia. È uno specchio che riflette non solo la sua impeccabile bellezza, ma anche l’amara constatazione di ciò che potrebbe essere per la sua gente e, inspiegabilmente, non è. Un tesoro intatto, ma distante. La sua luce filtrata illumina a stento le crepe di un centro storico che cerca disperatamente ogni raggio di speranza. Per i figli di questa terra, rimane l’immagine struggente di una ricchezza vicina, eppure irraggiungibile. Diventa un simbolo potente delle contraddizioni che pesano sull’anima della Calabria.

Sostieni ICalabresi.it

L'indipendenza è il requisito principale per un'informazione di qualità. Con una piccola offerta (anche il prezzo di un caffè) puoi aiutarci in questa avventura. Se ti piace quel che leggi, contribuisci.

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi in anteprima sul tuo cellulare le nostre inchieste esclusive.