Sono anni ormai che si parla di retromarketing, tutto un mercato legato all’effetto nostalgia che va dal gaming ai vinili, non disdegnando la fuffa alimentare delle cose buone fatte come una volta. Al ritorno di nicchia dell’analogico, solleticato dalla continua mercificazione del ricordo, in questa estate che stenta si aggiunge un nuovo – e ci vuole del talento per definirlo tale – prodotto: la macchina fotografica usa e getta!
E pazienza se per lanciare il redazionale bisogna pur trovare qualcosa in stile new-age, tipo «è come se la nostra mente, con una macchina fotografica usa e getta a disposizione, si lasciasse andare alla vita più autentica, all’insegna della leggerezza», con testo dai toni sognanti a seguire; la cosa che fa realmente tenerezza è il dover spiegare come si usa!
Non so se ricordate l’esperimento della tv svizzera che mise una decina di ragazzini davanti a un vecchio apparecchio telefonico con la rotella, chiedendo loro di cosa si trattasse e come funzionasse. Beh, siamo più o meno da quelle parti, considerato che una sezione del redazionale intitolata “Come funziona la Kodak usa e getta da 27 scatti?” immagina di doverlo spiegare ai potenziali acquirenti, posizionati evidentemente fra Generazione Z e Generazione Alpha, appena un passo dopo i Millennials, impelagati ancora con un piede nell’analogico.
Quindi (copia-incolla testuale):
“La prima cosa importante da sapere è che la pellicola da 27 scatti è già inserita e pronta, non dovrai inserirla. Inquadra e scatta: la Kodak ha un mirino ottico semplice per comporre l’immagine. Non c’è nessun display, ecco che cogliere l’emozione più autentica sarà semplicissimo (oltre che veloce).
Avanza manualmente: dopo ogni scatto, ruoti una rotella sul retro per far avanzare la pellicola al fotogramma successivo.
Flash integrato: ha un piccolo flash elettronico attivabile con un pulsante, utile per scattare in condizioni di scarsa luce o al chiuso.
Sviluppo: Una volta esauriti i 27 scatti, porti la fotocamera in un laboratorio fotografico per lo sviluppo. Lì estrarranno la pellicola e svilupperanno le tue foto, spesso con l’opzione di riceverle anche in formato digitale.”
Come dire che sebbene sia passato più di un secolo, con un tempo che va più veloce delle ere geologiche, il vecchio jingle della Kodak, quello dei tempi della Brownie a 1 dollaro, si dimostra immarcescibile: “You press the button, we do the rest”!

