Franz Caruso non è il candidato dei grillini alle elezioni comunali di Cosenza. Alle 11:30 di oggi è così. Lo conferma, Luigi Aloe, coordinatore cittadino del Movimento 5 Stelle per la campagna elettorale. «Ho una stima enorme per il professionista, però – prosegue Aloe – i percorsi politici restano incompatibili». Stessa cosa vale per «Giacomo Mancini» – sottolinea.
A sinistra del Pd tutti contro il penalista
Il M5S non è solo in questa guerra dei veti. Contro la candidatura dell’avvocato socialista si schierano pure Cosenza in Comune, Buongiorno Cosenza, Progetto Meridiano, What women want, Controcorrente, Pse. Sigle pronte a mettere sul tavolo di una eventuale trattativa con il Pd i nomi di Valerio Formisani, Bianca Rende e Sergio Nucci. Questo è emerso dalla riunione di ieri nella sede della Cgil. Tra i commensali della serata anche il Movimento 5 stelle.
L’incontro on line con i parlamentari del M5S
La posizione del coordinatore Luigi Aloe e le decisioni prese nella riunione di ieri con le altre sigle saranno discusse oggi on line. Una riunione alla quale parteciperanno i deputati Anna Laura Orrico, Alessandro Melicchio e Massimo Misiti. In collegamento da Bruxelles interverrà anche l’europarlamentare Laura Ferrara. Da Cosenza si collegheranno gli attivisti. Particolarmente agguerriti.
Boccia non ci ascolta
Con il commissario del Partito democratico, Marco Miccoli, era un’altra musica per il Movimento 5 Stelle. Francesco Boccia ha cambiato sinfonia. Il coordinatore del M5S, Lugi Aloe: «Noi abbiamo proseguito la nostra collaborazione con il Pd rispettando le regole di ingaggio». E poi? «Boccia ha interloquito separatamente con ogni formazione politica, con Miccoli le candidature erano state azzerate per fare sintesi».
Il sondaggio che divide
Il sondaggio commissionato dal Pd ha alimentato la rabbia dei grillini. Sono stati sottoposti ai cittadini «nomi del M5S che non possono essere presenti perché non candidabili in base al nostro statuto» – puntualizza Aloe. Si riferisce al senatore Massimo Misiti, nome circolato insieme a quelli di Franz Caruso e Bianca Rende proprio nel sondaggio commissionato dal Pd.
La guerra dei voti
Non è solo una questione di sigle. Sul tavolo peserà pure la consistenza elettorale dei protagonisti. Il blocco composto da grillini, associazioni e sinistra può dire la sua anche da questo punto di vista? E orientare Il Partito democratico verso la cancellazione delle candidature in atto? Candidature, peraltro, non ancora ufficializzate.