«I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi…»: così recita l’articolo 34 della Costituzione, per conciliare merito e bisogno nel diritto allo studio.
Ed è quel che ha fatto la Fondazione Attilio e Elena Giuliani con la prima edizione del Premio “Sergio Giuliani”: la consegna di due borse di studio, destinate ad altrettanti studenti scelti secondo il doppio criterio della bravura e della necessità economica.
I premi sono stati consegnati durante una cerimonia svoltasi lo scorso 11 novembre a Villa Rendano, sede della Fondazione.
I destinatari delle borse sono il Dipartimento studi umanistici e il Dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione, entrambi dell’Università della Calabria.

La storia del Premio Sergio Giuliani
«Con l’istituzione del Premio “Sergio Giuliani” abbiamo realizzato uno dei nostri scopi sociali, inseriti nello statuto proprio su iniziativa del fondatore», spiega Walter Pellegrini, editore e presidente della Fondazione Giuliani.
Questo obiettivo è semplice: «Valorizzare la crescita culturale e civile dei giovani e della nostra amata città», prosegue Pellegrini.
Altrettanto lineare il meccanismo: «Quest’anno abbiamo scelto due dipartimenti in diversi ambiti disciplinari, a cui abbiamo affidato i premi. Toccherà loro assegnarli agli studenti che saranno selezionati secondo i criteri indicati da noi: merito e necessità», ha concluso il presidente della Fondazione.
La consegna è avvenuta durante un dibattito vivace, moderato dal giornalista Mario Tursi Prato, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Maria Luisa Panno, la direttrice del Dipartimento di Farmacia, e la docente di Storia contemporanea Katia Massara, in rappresentanza del Dipartimento studi umanistici.

Altre iniziative
Alla cerimonia è seguito un approfondimento sulle attività svolte dalla Fondazione in collaborazione col Comune di Cosenza.
Due i testimoni di questi dieci anni di iniziative: l’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, sotto la cui amministrazione la Fondazione Giuliani ha acquistato Villa Rendano, e l’attuale primo cittadino Franz Caruso, con cui la Fondazione ha avviato una serie importante di attività pubbliche, tra cui il Festival nazionale della poesia.
Nessuna frecciata politica tra i due, ma solo una riflessione pacata. E poi l’anticipazione sul recupero di una importante istituzione: la Biblioteca civica.
«Collaboreremo volentieri alla rinascita della Civica, che tornerà a disposizione della città», ha spiegato Pellegrini.
«I luoghi storici della città», ha chiosato ancora il presidente della Fondazione Giuliani, «possono rivivere se si legano a funzioni specifiche: ad esempio, Villa Rendano è il luogo delle idee». Quindi anche la Biblioteca civica «dovrà diventare sede di iniziative specifiche rivolte alla città».
Intanto il premio, l’ennesima iniziativa, c’è. Vinca il migliore.